Pensieri positivi: come scegliere di essere ottimista

Anna Rossoni

pensieri positivi

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Indice

Pensieri positivi

I pensieri positivi: i responsabili del nostro ben-essere.

Ti è mai capitato di provare fascino, ma anche un pizzico di invidia, per quella persona che qualunque cosa accada riesce a reagire con il sorriso e con un primo pensiero positivo, migliorando la giornata di chi ha accanto?

L’ottimismo, più in generale la capacità di coltivare pensieri positivi, è una qualità rara ma che appartiene ad ognuno di noi. 

Io stessa credo fermamente nel potere di rispondere a ciò che ci destina la vita con il sorriso. Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo: per approfondire insieme un tema che mi trovo con frequenza a trattare.

Perché ma soprattutto Come pensare positivo?

Vediamolo insieme!

Trova la risposta che cerchi negli spunti che ho raccolto qui sotto e lasciati ispirare dalla guida per i pensieri positivi: 4 abitudini che dobbiamo estirpare e 4 abitudini che invece dobbiamo aggiungere alle nostre giornate per far crescere il seme dell’ottimismo.

Innanzitutto…

Pensieri positivi: perché pensare positivo

Perché ma soprattutto Come pensare positivo?

La risposta alla prima domanda è semplice ma non scontata.

La sottile differenza tra pessimismo ed ottimismo si legge non in ciò che ogni giorno siamo tenuti a superare, sopportare o affrontare, ma nell’animo con cui scegliamo di vivere ciascun evento.

Se ti è capitato di chiederti cosa porta una persona a sviluppare ottimismo o, al contrario, pessimismo, non si tratta di ciò che le accade.

Se fosse vero, infatti, vivremmo alle dipendenze della fortuna o, più filosoficamente, del destino.

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Mi piace ricordare una frase che porto con me: 

La vita è per il 10% ciò che ti accade e per il 90% come scegliamo di re-agire.

Approfondire ora l’importanza di saper agire-reagire ci farebbe forse perdere il filo del discorso.

Se, però, il tema è di tuo interesse, ti lascio qui l’articolo che gli ho dedicato.

Agire-reagire

Insomma: perché pensare positivo?

Perché la vita merita di essere vissuta con il sorriso, anche quando si mostra a noi col suo volto più complicato, negativo o arduo del solito.

Perché, dopotutto, scegliamo noi come viverla!

Pensieri positivi: come pensare positivo

Per capire come cambiare paio di occhiali e impostare il filtro positivo dell’ottimismo, è importante riflettere prima sul significato del pensiero positivo.

Cosa sono i pensieri positivi?

Pensare positivo non significa solo accettare il bello e (soprattutto) il brutto, ma andare oltre, nel profondo.

L’approccio ottimista è di colui che accoglie la vita nella sua interezza, rispondendo con coraggio anche di fronte ai bocconi più aspri da digerire.

In inglese direbbero mindset, e non ci andrebbero troppo lontano.

Pensare positivo è una questione di abitudine, di approccio: forse il primo sorriso uscirà forzato, l’ultimo però sarà naturale e sincero.

Ecco dove sta la differenza.

Allenarsi a pensare in modo positivo significa scegliere se incupirsi o se non lasciarsi abbattere, fino a non dover più decidere la maschera da indossare sul volto perché il nostro ottimismo sarà diventato il nostro approccio alla vita.

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La Guida ai pensieri positivi

8 consigli ed esercizi per pensare positivo

A questo punto: cosa possiamo fare per imparare a pensare in modo positivo?

Partiamo da 8 semplici consigli.

8 esercizi che ci possono aiutare ad estirpare le cattive abitudini per fare spazio a quelle che, invece, faranno emergere una nuova prospettiva da cui vedere.

Immaginiamo la vita come una torta: a volte potrebbe capitarci una fetta meno deliziosa delle altre.

Il segreto è scartare gli ingredienti più amari per aggiungere quelli in grado di rendere la torta più gustosa.

pensieri positivi guida alle abitudini per pensare positivo ed essere ottimisti

Ecco quattro “errori” frequenti che spesso limitano la nostra capacità di pensare positivo, i quattro ingredienti amari con cui non dobbiamo farcire la nostra torta.

Una volta scartati questi, sarà più facile aggiungere le abitudini positive, per una vita dal sapore unico!

Parti da qui:

Le 4 abitudini dalle quali devi liberarti

  1. Elimina il futuro, il condizionale e la negazione

La prima cosa che devi fare è forse la più semplice.

Non si tratta di modificare i nostri comportamenti né di apportare cambiamenti radicali al nostro stile di vita, anzi!

La prima abitudine da estirpare è un’attenzione alla comunicazione (anche interiore col nostro Io).

Da ora in poi elimina il futuro ed il tempo condizionale nelle tue frasi, nei tuoi pensieri e nei propositi.

Usa il presente!

Vediamo come.

Al posto di dire:

  • Spero sia davvero una buona giornata, mi piacerebbe godermi ogni momento.
  • Me lo sono promesso, cercherò di camminare più spesso.
  • Non riesco a fare questa cosa.
  1. Togli gli occhiali dell’abitudine e dello “scontato”

Ecco la seconda abitudine negativa che devi eliminare dalla ricetta della tua torta.

Se prima abbiamo lavorato sulla comunicazione verbale come filtro con il quale ci relazioniamo alla realtà, ora ci soffermiamo sulla vista.

Togli gli “occhiali” dell’abitudine.

Si tratta di far crescere la consapevolezza che spesso vediamo senza osservare, senza renderci conto.

Vediamo e passiamo oltre, dando per scontato o per abituale ciò che ogni giorno è sotto ai nostri occhi.

Ecco perché il secondo consiglio è eliminare l’approccio abitudinario alla vita, un difetto che molto spesso nasce come conseguenza della frenesia del lavoro ma soprattutto dalla nostra malsana abitudine di rincorrere qualcosa nel futuro, senza godere di quello che il presente sta offrendo.

  1. Non generalizzare

Per lasciare spazio ai pensieri positivi, è fondamentale non dare voce a quelli negativi.

Come?

Vediamo un esempio concreto.

In caso di fallimento l’abitudine da estirpare è generalizzare l’episodio e lasciare che questo descriva noi stessi.

  • Non ho passato l’esame, non sono in grado di superarlo.
  1. Elimina l’autocritica fine a se stessa

Dopo aver imparato a non generalizzare le negatività, per non coprire ciò che di positivo ci descrive, è altrettanto importante non giudicare se stessi con rigidità.

Torniamo all’esempio dell’esame non superato.

Contestualizzare fa bene, ma lo fa altrettanto evitare di arrabbiarsi con il proprio Io per via del fallimento.

La comunicazione con noi stessi non è altro che la somma di tante piccole abitudini che si consolidano nel tempo.

Così come è facile svilupparne una negativa, impegnati a rendere naturali quelle positive: usa parole di comprensione e più ripeterai questo esercizio, più diventerà automatico re-agire allo stesso modo in futuro.

Le 4 abitudini che devi iniziare da adesso

  1. Parla e vivi al presente 

Ecco come suonerebbero se usassi il presente:

  • Oggi è una giornata splendida, voglio godermi ogni momento.
  • Ho scelto di dedicare più tempo a me stesso.
  • Non sono ancora capace di svolgere questo compito, posso/voglio imparare.

Come noterai, si tratta di piccole sfumature che non cambiano affatto il senso del nostro messaggio.

L’uso di una comunicazione positiva, decisa, o contestualizzata al tempo presente, aggiunge però un dettaglio che automaticamente il nostro Io interiore legge.

Il presente, rispetto al futuro ed al condizionale, pone nelle nostre mani ciò che vogliamo accada, chiarendo che ogni obiettivo, che sia raggiunto o meno, dipende dal desiderio e dall’entusiasmo con il quale agiamo per avvicinarci ad esso. 

  1. Indossa il filtro della gratitudine

Se togliamo gli occhiali dell’abitudine, quali dobbiamo indossare al loro posto?

Il filtro della gratitudine è ciò che ci aiuta a mettere a fuoco, a fermarci ad osservare lo spettacolo delle piccole (e delle grandi…) cose, e godervi davvero.

La gratitudine è quel paio di occhiali che ogni mattina ci disegna un sorriso persino davanti ad un’alba che ci sveglia con un sole più coperto del solito.

Quello stesso sorriso che gli occhiali dell’abitudine avrebbero dato per scontato.

Insomma, vivi ogni giorno accorgendoti della bellezza che si nasconde nelle cose.

Osservala e apprezzala, perché il solo fatto che la vita te le mette davanti agli occhi ripetutamente, non ne riduce il valore.

  1. Contestualizza 

Ecco invece l’abitudine sana che devi aggiungere.

  • Non ho superato l’esame perché non ero preparato/a correttamente. Con il giusto impegno non mi farà così paura.

Elimina dunque la generalizzazione e contestualizza i fallimenti.

Ricorda che il fallimento non è altro che un passo verso il successo e che avere qualche battuta d’arresto, oltre ad essere umano, non descrive il nostro valore.

Generalizzare significa dipingere di negativo il futuro, contestualizzare significa riconoscere ciò che valiamo.

Il fallimento è il segreto per il successo 

  1. Usa il dialogo interiore positivo

Il quarto consiglio per lasciare che i pensieri positivi trovino spazio nelle nostre giornate è sviluppare un dialogo interiore positivo.

Una volta esclusa dalla torta l’abitudine a generalizzare, per aggiungere quella a contestualizzare, l’ingrediente mancante è rivolgersi al proprio Io con gentilezza.

Può sembrare forzato o eccessivo, ma ti propongo una riflessione.

Se comunicassi al tuo migliore amico con sole parole di rabbia o di cattiveria, pensi che reagirebbe con un sorriso smagliante o che, invece, si allontanerebbe?
L’ultimo esercizio è dunque instaurare un dialogo interiore ottimista e positivo, proprio come se il nostro Io fosse un caro amico, per “accompagnare noi stessi” attraverso gli ostacoli e le negatività, ma con l’animo giusto!

come pensare positivo psicologia

È l’atteggiamento che fa la differenza!

Anna Rossoni

Dott.ssa Anna Rossoni laureata in Psicologia presso Università di Padova, specializzata in medicina Psicosomatica presso Università di Padova.

Iscritta all’albo degli Psicologi del Veneto n.3953 sezione A.

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