Sentirsi falliti: la via per il successo in psicologia

Anna Rossoni

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Categoria:

Corsi team building team working self building

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Ho organizzato degli eventi per poter trascorrere del tempo insieme ed approfondire alcuni argomenti che potrebbero interessarti.

Indice

Come fallire nella vita può portare alla crescita personale

“Mi sento un fallito”, “sono un fallito”, “ho fallito”.

Sentirsi falliti è una percezione che può interessare ognuno di noi, nei più singolari momenti della nostra vita.

Buongiorno!

Sono Anna Rossoni e sono felice di darti il mio benvenuto all’interno del blog.

Il tema del fallimento è tanto delicato quanto un potente strumento di crescita e approccio al successo.

Ecco perché ho deciso di dedicare un articolo all’approfondimento di questo argomento, per scoprire insieme come superare un fallimento personale, ma soprattutto come fallire nella vita  possa rivelarsi la nostra opportunità per avere successo.

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A volte basta osservare le cose da un’altra prospettiva per…

Partiamo dal principio.

Possiamo sentire di aver fallito per innumerevoli ragioni, solitamente subiamo i colpi più duri quando dobbiamo affrontare insuccessi professionali (lavorativi o scolastici) o amorosi. Tendiamo ad accettare solamente gli esiti positivi e, quando siamo costretti a fare i conti con qualche (umana) battuta d’arresto di fronte agli ostacoli, ciò ci provoca confusione e crisi.

Ci sentiamo disorientati e a volte perdiamo consapevolezza delle nostre capacità: sarà allora che la nostra autostima ne risentirà notevolmente.

Successo e fallimento sono due volti di una stessa medaglia, due lenti attraverso cui osservare la stessa realtà.

La differenza tra successo e fallimento è puramente una questione di prospettiva, e nel corso di questo articolo impareremo come una visione differente dello stesso scenario possa condurre verso orizzonti prima non considerati.

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…creare dal cestino degli insuccessi due ali per spiccare il volo!

Come superare un fallimento

Le tre prospettive dell’insuccesso

In che modo agiamo di fronte ad una delusione, di fronte ad un risultato che non ci soddisfa o che al contrario ci rattrista a causa del tempo e dell’impegno dedicati, senza aver ottenuto l’esito sperato?

Fallimento e successo, che ricordo sono semplicemente due prospettive diverse, condividono tre possibili conseguenze che mettiamo in atto per rispondere alla situazione.

In quale delle tre ti riconosci?

Leggi il prossimo paragrafo riflettendo sul tuo approccio e sui comportamenti che con più frequenza adotti. Assumerne consapevolezza è sicuramente il primo passo per comprendere da dove parti e dove invece vuoi arrivare: come puoi insomma togliere gli occhiali del fallimento fine a se stesso per indossare le lenti dell’insuccesso come via per la crescita personale.

1) Do la colpa agli altri

Adottare un locus of control esterno significa dare meriti e colpe di ciò che ci accade esclusivamente a fattori esterni.

Un comportamento simile ci scoraggia dal cercare il motivo del nostro fallimento perché lo imputiamo automaticamente a qualcosa che non ci appartiene. Perdiamo così la possibilità di capire dove potremmo migliorare per trovarci la prossima volta in una situazione diversa, migliore.

2) “Sono un fallito”: mi sminuisco e lascio che il fallimento mi descriva

Un errore molto comune è lasciare che il fallimento descriva il nostro valore. È molto frequente infatti osservare l’insuccesso come un fallimento personale, dunque una conferma che non siamo portati per quel compito, incarico o obiettivo.

Pensare di essere “promossi” sempre al primo tentativo, magari con una votazione addirittura alta, senza difficoltà o intoppi, è quasi peccare di presunzione.

Sono tante invece le variabili che agiscono sul risultato del nostro percorso, ma soprattutto noi all’interno di esso siamo in continua crescita e maturazione.

Porsi obiettivi ambiziosi è senza dubbio una qualità rara ed è motivo di grandi miglioramenti personali, ma non dobbiamo dimenticare che il fallimento è l’unica situazione che più di tutte ci insegna qualcosa.

Non dobbiamo dunque lasciarci descrivere da esso, al contrario dobbiamo “rubare” quante più lezioni di vita può consegnarci.

3) Analizzo la situazione per crescere

Approccio meno frequente, soprattutto tra i giovani, significa adottare un locus of control interno.

Ho affrontato questo tema nell’articolo “Come migliorare se stessi con 10 abitudini”, se desideri approfondirlo, te lo lascio qui.

Le prospettive del successo

Vediamo ora insieme quali sono gli atteggiamenti più comuni di fronte ad un successo. Noterai che condividono con il paragrafo precedente molte similitudini, proprio perché, ancora una volta, a cambiare è soltanto la prospettiva da cui li osserviamo.

1 ) Peccare di saccenza

Il rischio più grande che possiamo correre è pensarci invincibili, diventare saccenti e presuntuosi.

L’umiltà non è una virtù meramente relazionale, essere umili è un riguardo anche nei confronti di noi stessi.

Ci ricorda che una versione migliore c’è sempre, che sia un’altra persona oppure la versione migliore di noi stessi.

2 ) Sminuisco il successo dandone il merito agli altri o alla fortuna

Così come per il fallimento, anche sminuire un successo può farci perdere l’occasione di gustarne la bellezza.

Ma soprattutto, dare i meriti al caso, alla fortuna o agli altri, equivale a non riconoscere ciò che di giusto abbiamo fatto per ottenere tale risultato, che non saremo in grado di replicare qualora se ne ripresentasse l’occasione.

3 ) Analizzo la situazione per crescere

Se c’è un aspetto che fallimento e successo condividono, è che conducono entrambi ad un nuovo successo.

Ogni errore, ma anche ogni mossa azzeccata, possono insegnarci cosa dovremmo fare e cosa invece dovremmo evitare, come doverci comportare e quali atteggiamenti dobbiamo al contrario eliminare.

Le somiglianze tra fallimento e successo sono tante.

Noi, in questo articolo, ne abbiamo approfondite tre per ciascuno, imparando ad osservare una stessa situazione da due prospettive differenti.

Mi piacerebbe concludere questo percorso svolto insieme con l’invito ad una riflessione.

Ti lascio qui di seguito uno spunto che spero possa tradursi in stimolo e voglia di inseguire la tua versione migliore.

Vorrei concludere ricordandoti di non scoraggiarti se ti troverai a dover affrontare numerosi ostacoli, perché dietro ad essi, dietro ad ogni fallimento, ci sarà ad aspettarti una nuova opportunità di successo che la vita, proprio in quella sfida, ti sta regalando.

Ti ringrazio per avermi accompagnato nel corso di questo articolo che spero possa rivelarsi un compagno di viaggio per la vita.

A presto!
Anna Rossoni

Anna Rossoni

Dott.ssa Anna Rossoni laureata in Psicologia presso Università di Padova, specializzata in medicina Psicosomatica presso Università di Padova.

Iscritta all’albo degli Psicologi del Veneto n.3953 sezione A.

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