Rinite Psicosomatica

Anna Rossoni

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Allergie e disturbi respiratori: il significato della rinite psicosomatica

Allergie e disturbi respiratori come asma o rinite psicosomatica sono più frequenti di quanto immagini.

Se stai cercando cosa sono queste allergie, quali sintomi presentano e che significato hanno, ho raccolto qui le informazioni che ti servono.

Si tratta di disagi che, talvolta, possono insorgere come reazione di una causa psicologica più che fisica e, per questo, nel corso di questo articolo ho deciso di approfondire l’argomento mediante l’approccio della medicina psicosomatica.

Alla fine di questa analisi riusciremo a rispondere insieme a domande simili, imparando a conoscere, meglio e più nel dettaglio, una di queste allergie: la rinite psicosomatica.

Di cosa si tratta?

E soprattutto

Attraverso le manifestazioni fisiche dei sintomi, cosa cerca di comunicarci?

Psicosomatica: malattie ed allergie

Innanzitutto, come detto prima, alcune branche della psicologia ritengono che disagi, conflitti o traumi interiori, se non risolti o superati, possano emergere ed esprimersi come disturbi fisici mediante manifestazione di sintomi a livello somatico.

La branca della medicina chiamata Psicosomatica studia proprio l’interazione e il collegamento tra mente (psiche) e corpo (soma) per spiegare e comprendere disagi, sintomi, patologie e allergie come la rinite.

Le malattie definite psicosomatiche, inoltre, si rivelano in genere molto resistenti a trattamenti di tipo medico proprio perché, contrariamente a questi che agiscono sul sintomo, è la psicoterapia che permette la risoluzione del disturbo psichico alla base della reazione del soggetto.

Fatte queste premesse, cosa sono le allergie psicosomatiche?

Sostanzialmente, le allergie psicosomatiche sono reazioni esagerate del corpo ad elementi che ritiene pericolosi per il proprio equilibrio, soprattutto interiore.

Se sei interessato ad approfondire più nello specifico l’argomento, ho dedicato al tema un articolo che ti lascio qui.

Entriamo ora nel dettaglio e impariamo a conoscere cosa determina una reazione allergica come la rinite psicosomatica rispondendo a domande come queste:

Cosa provoca la rinite allergica?

Quali i sintomi e le cause?

Come guarire con la psicosomatica?

Rinite Psicosomatica

Cos’è la rinite allergica e quali sono i sintomi?

La rinite allergica è un’infiammazione della mucosa interna del naso causata da sostanze definite allergeni come polline, acari della polvere, muffa o peli di animali.

Si tratta di un’alterazione che non comporta rischi né risulta particolarmente pericolosa. Risulta, al contrario, un limite fisico in grado di incidere sulla qualità della vita e, come vedremo con la psicosomatica, non ci permette di “respirare a pieni polmoni la nostra aria”.

Chi ne soffre tende infatti ad esprimere la sensazione di sentire il “naso chiuso”, prurito e bruciore con gocciolamento nasale.

I sintomi sono pertanto simili al raffreddore con irritazione e prurito, eccessiva produzione di muco, starnuti e occlusione delle vie aeree nasali.

Data la diversità di antigeni in grado di provocare la reazione allergica, si può soffrire di rinite solo in alcuni mesi dell’anno (se causata da pollini per esempio), oppure in tutte le stagioni (nel caso di acari della polvere o peli di animali).

Quanto tempo dura la rinite allergica?

Se si tratta di un’allergia con possibile causa psicosomatica, la rinite risponde a caratteristiche soggettive. Può dunque comparire con frequenza e durata personale e diverse per ognuno di noi.

Se, tuttavia, desideri conoscere in quanto tempo è possibile far scomparire le reazioni allergiche, la risposta è duplice.

Quando la causa è effettivamente e solamente allergica, la somministrazione di farmaci (antistaminici) e frequenti lavaggi nasali con soluzione salina isotonica possono in tempi relativamente brevi risolvere il problema.

Se la causa è invece da ricercare all’interno di noi, la terapia psicosomatica accorre in aiuto. Comprendere cosa causi le reazioni che osserviamo è possibile solo grazie ad un percorso terapeutico.

Ricorda che la psicosomatica è un’opportunità per cogliere ciò che il nostro corpo cerca di comunicarci, imparare ad ascoltarlo è prezioso.

Se ti riconosci in questa seconda ipotesi e pensi che la tua allergia derivi da situazioni, persone o disagi psicologici che fatichi a superare, ti consiglio di rivolgerti ad uno specialista che sappia accompagnarti nel tuo percorso di terapia.

Se pensi che sia la soluzione indicata per te, sarò felice di poterla raggiungere insieme.

Le cause

Cosa causa la rinite allergica?

La rinite allergica è causata da alcuni elementi detti antigeni o allergeni. Ciascuna persona, se predisposta a subirne gli effetti dopo l’avvenuto contatto, risponde soggettivamente ad ognuno di essi.

Può infatti accadere che solo alcuni provochino l’eccessiva produzione di anticorpi, mentre ad altri il nostro organismo non risponda.

Solitamente, una volta manifestati i sintomi, vengono eseguiti accertamenti ed esami medici detti test allergologici per definire quale antigene è responsabile della reazione.

La medicina Psicosomatica ci insegna che, dietro all’apparente intolleranza del corpo verso uno specifico allergene, può celarsi una causa interiore, un disagio psicologico che non abbiamo risolto e che ci provoca disturbo.

Un percorso di terapia Psicosomatica cercherà dunque di leggere questo collegamento e comprendere cosa l’organismo sta cercando di dirci manifestando i sintomi dell’allergia.

Vediamo di seguito i significati psicosomatici degli allergeni più frequenti.

Rinite allergica e significato psicosomatico

In Psicosomatica, l’apparato respiratorio è responsabile dell’”aria” che respiriamo, che altro non è che le situazioni e le persone che viviamo ogni giorno.

Le allergie che interessano gli organi dell’apparato respiratorio e presentano i sintomi visti insieme, possono dunque essere reazioni a elementi della nostra vita che non ci appartengono, che riempiono i nostri polmoni di aria viziata o pesante: in altre parole identificano in situazioni o persone, la causa di ciò che ci fa mancare il fiato, ciò che ci priva della nostra aria.

Di questa lettura, poi, ogni allergene rappresenta una declinazione specifica e porta con sé significati propri.

Approfondiamo insieme due di questi: polvere e polline.

Polvere

Comunemente la polvere si deposita in luoghi chiusi e poco areati, rimanda ad un concetto di vecchio e passato, o non curato.

Pensiamo alla classica soffitta che vediamo nei film: la polvere è un elemento che copre e nasconde.

È un velo sottile che spegne il colore delle cose, toglie vitalità agli oggetti proprio perché si posa su ciò che non muoviamo da tempo.

Essere allergici alla polvere può significare che viviamo uno “spazio” a cui manca questo tono di vitalità che limita la nostra capacità di respirare a pieni polmoni.

Spolverare, invece, significa tornare a vedere il nuovo, riempire il nostro spazio di aria frizzante e stimolante.

Una domanda che puoi porti in questo caso è:

Cosa rappresenta la polvere per me?

Perché lascio che si depositi?

Polline

Il polline simboleggia l’arrivo della primavera, stagione di fioritura e rinascita, e rappresenta dunque il momento di massima esposizione verso l’esterno.

Mi servo di un detto curioso che mi piace ricordare spesso:

“Mai prendere il sole nei mesi che contengono la lettera R”.

Il rischio massimo, dopotutto, è prendere il raffreddore, mi dicevano.

Eppure, nei primi pomeriggi di primavera in cui il sole ricomincia a scaldare, quante volte notiamo persone con pantaloncini e maglietta accanto a chi ancora non si priva del giubbotto?

I primi non vedevano l’ora di liberarsi dei pesi che portavano sulle spalle per sentire sulla pelle il tepore primaverile: l’azione stessa di svestirsi rappresenta il bozzolo dal quale la crisalide esce farfalla e spicca il volo.

I secondi, invece, si affacciano alla nuova stagione con più timidezza, rinunciando con più fatica alla sicurezza del proprio involucro protettivo.

Questa simpatica situazione ci conferma che la primavera rappresenta la stagione dell’esposizione nella quale accogliere, o meno, l’incontro con l’esterno.

Se il soggetto è allergico al polline può dunque significare che non la vive con libertà, tende ad individuare pericolo negli elementi esterni e accoglie con più distacco e gradualità il nuovo e il cambiamento, possibile portatore di rischio.

Come guarire?

La rinite allergica è provocata da una risposta eccessiva del nostro sistema immunitario, attivata per proteggere l’organismo dal contatto con un allergene presente nell’ambiente.

Evitare completamente i potenziali antigeni può essere una soluzione ma non permette di risolvere il problema alla base.

Un approccio simile, infatti, agisce sulla reazione allergica cercando di aggirarla senza porre l’attenzione sul problema interiore che la provoca.

Chi soffre di rinite allergica psicosomatica assumendo solo farmaci specifici come gli antistaminici, cura sì il sintomo ma non la causa/senso che la rinite allergica psicosomatica ci sta dicendo.

Ecco come la Psicosomatica può aiutarci a guarire da allergie simili.

Al termine di questo articolo, abbiamo scoperto insieme che ciascuna reazione allergica ha un significato che compone un quadro ancora più singolare ed unico per ognuno di noi.

Un percorso di terapia Psicosomatica è la tua occasione per comprendere i segnali che il corpo ti sta inviando attraverso i sintomi che manifesti.

Proprio grazie all’ascolto profondo di questi, infatti, siamo in grado di agire sul disagio psicologico e godere di una vita che ci permette di respirare l’aria che ci fa stare bene.

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Anna Rossoni

Dott.ssa Anna Rossoni laureata in Psicologia presso Università di Padova, specializzata in medicina Psicosomatica presso Università di Padova.

Iscritta all’albo degli Psicologi del Veneto n.3953 sezione A.

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