Depressione natalizia e Christmas Blues

Anna Rossoni

Depressione natalizia

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Natale triste: come affrontare la depressione natalizia e il Christmas Blues

Il Christmas Blues, anche detto depressione natalizia, può presentarsi sotto l’albero di Natale portando con sé tristezza, malinconia, ansia e depressione. Ecco alcuni consigli per vivere il Natale ritrovando la magia della sua festa.

Depressione natalizia e christmas blues

La magia del natale non è per tutti.

Come vivere le feste quando la felicità natalizia non entra dal tuo camino?

Natale, tra i regali desiderati dai più piccoli e un sano e meritato riposo dei più grandi, è la festività più attesa. Eppure c’è chi, oltre a non comprare il calendario dell’avvento, spera che le festività passino in fretta.

E se sotto l’albero, tra i regali, capitasse anche a te di trovare tristezza, malinconia, ansia e depressione.

Se sotto al “Christmas tree” trovassi il cosiddetto “Christmas Blues”?

Devi sapere che non si tratta di uno stereotipo né di una semplice diceria, il fenomeno del Christmas Blues, o depressione natalizia, è frequente e potresti viverlo anche tu.

Ma facciamo chiarezza.

Cos’è il Christmas Blues?

Il Christmas Blues, o depressione natalizia, è una condizione condivisa da coloro che vivono un Natale triste, lontano dalle aspettative sociali e dall’attesa di un anno intero. La malinconia del Natale è l’unico sentimento che sentono piovere dal camino, rendendo le feste un momento in cui la felicità osservata negli altri non fa che accrescere il senso di depressione e tristezza in loro.

Definizione di Christmas Blues

Il Christmas Blues è una condizione tipica del Natale caratterizzata da un abbassamento del tono dell’umore, sentimenti di ansia,stress e pensieri negativi come malinconia e depressione.

Il Natale tra regali e famiglia, cene e vecchi amici, è per antonomasia il periodo più felice dell’anno. Una pausa dal ritmo frenetico del lavoro, un momento per godersi la propria famiglia e dedicarsi a sé stessi. In questa atmosfera idilliaca però la gioia potrebbe fare spazio all’ansia, alla depressione e alla tristezza, e con estrema facilità.

Sono tanti i fattori che influiscono su questa condizione di insoddisfazione, di inadeguatezza e di frustrazione. Scopriamo cosa minaccia il nostro Natale.

Differenze con il Disturbo Affettivo Stagionale (DAS)

La somiglianza di cause e sintomi può erroneamente portare a pensare che Christmas Blues e Disturbo Affettivo Stagionale (DAS) abbiano qualcosa in comune. È importante però comprendere le differenze tra depressione natalizia e disturbo stagionale per capire davvero la nostra malinconia natalizia e le sue cause.

Il disturbo affettivo stagionale è una sottocategoria dei più generici disturbi dell’umore, si presenta ciclicamente ogni anno in corrispondenza di un cambio di stagione e colpisce persone in piena salute mentale. Solitamente è frequente durante l’inverno nella fase di transizione dall’autunno. Una diminuzione della socialità, giornate intense e poco luminose, il freddo ma soprattutto la fine dell’estate rendono i mesi invernali la causa principale di disturbi affettivi stagionali.

Nonostante, però, entrambi i disturbi siano vissuti con depressione e malinconia, i disturbi affettivi stagionali non si presentano esclusivamente durante le festività natalizie e sono soprattutto legati ad esordi stagionali ciclici. Anche in primavera, seppur meno frequentemente, è infatti possibile subire variazioni e abbassamenti d’umore o addirittura veri sintomi depressivi. In particolare, mutamenti stagionali come la diminuzione delle ore di luce e della conseguente produzione di serotonina, cambiamenti sociali e sportivi possono influenzare l’umore, il ritmo sonno-veglia e i suoi cicli, la vita sessuale, energia e infine salute mentale e fisica.

Il Christmas Blues, invece, si distingue per il legame diretto con alcuni fattori stressanti che provocano reazione ansiosa nella persona. Le festività con le convenzioni sociali, impegni e regali, felicità “obbligata” e ormai divenuta vero canone natalizio possono al contrario accrescere un sentimento di malinconia e di tristezza.

depressione del Natale triste

Le cause della depressione natalizia

Il Christmas Blues, a differenza dei disturbi stagionali, è dunque propriamente legato ai festeggiamenti natalizi. Sono proprio questi il primo veicolo di stress e ansia che può arrivare a vero e proprio odio per il Natale.

Se da un lato le cene in famiglia sono sinonimo di amore e calore affettivo, possono rivelarsi meno gradite se scorrono attriti e rapporti difficili. Così come i regali e il tempo in famiglia: difficoltà economiche e lutti non superati possono rendere queste occasioni un momento stressante o malinconico, lontano dalla felicità del Natale.

Ecco le cause principali della depressione natalizia:

  • I regali
    Se i regali sono motivo di grande felicità per coloro che li ricevono, colui al quale spetta il compito di trovarli, invece, rischia di fare i conti con ansia e preoccupazione.
    Tra l’inizio effettivo delle festività, la pausa dal lavoro e il Natale, trascorre davvero poco tempo e il pensiero di riuscire a trovare il regalo giusto per ognuno dei componenti della famiglia può diventare pesante. Si somma poi il fattore economico, da non dimenticare assolutamente. Motivo di stress e di peso, stavolta sul portafoglio.
  • La famiglia
    Anche le cene e i pranzi in famiglia sono luogo di grandi conversazioni, bei ricordi e momenti indimenticabili trascorsi insieme. L’altra faccia della medaglia mostra però ansia per i numerosi impegni, contesti diversi nei quali dover mostrare una maschera talvolta non naturale e in linea con il nostro stato d’animo. La cena aziendale, tra risate e colleghi, può essere vissuta come un momento finto dove non ci si sente a proprio agio.
    In aggiunta, un lutto o una separazione, un qualsiasi evento che abbia inciso sulla famiglia, può presentarsi e sedersi al tavolo durante il pranzo di Natale. Sarà più rumoroso e si farà sentire maggiormente e proprio per la sua esplicita presenza, potrebbe creare disagio e soprattutto portare con sé vecchi ricordi magari non superati.
  • La fine dell’anno
    Le festività inoltre, complice il calendario, sono associate agli ultimi momenti dell’anno. Implicitamente tiriamo le conclusioni e facciamo un resoconto di ciò che abbiamo raggiunto e di come abbiamo trascorso i mesi precedenti. È facile perciò incorrere in un pizzico di ansia per l’anno nuovo e forse anche preoccupazione di fronte alla voracità del tempo inesorabile che si mostra così affamato.
  • Senso di vuoto
    È soprattutto il temporaneo cessare del frenetico ritmo a cui la nostra mente è abituata a convivere che rende il vuoto, il silenzio, così assordante.
    Iniziano a fare eco le nostre emozioni più profonde e recondite, alle quali non abbiamo potuto dare ascolto perché presi dal nostro lavoro e dalla sua incessante velocità.
    E nel silenzio dover affrontare il nostro peggior nemico, noi stessi, può essere faticoso. La relazione con i nostri bisogni, la comunicazione con le nostre emozioni è stressante e motivo di ansia.
    Ecco perché comunicare con l’Io è così fondamentale per stare bene con gli altri.

Se vuoi approfondire l’argomento concediti due minuti, e impara ad ascoltare le tue necessità.

  • Le convenzioni sociali
    Ultimo, il contrasto tra le nostre emozioni e i cliché del Natale può scatenare un senso di inadeguatezza e ampliare il nostro sentimento di sconforto.
    Il mondo intero vive sereno il periodo festivo, la possibilità di provare tristezza, per qualsiasi motivo legittimo, ci palesa la nostra condizione contraria alla massa. Siamo diversi e fatichiamo ad accettarlo. E ciò rende la tristezza più pesante da affrontare.

Come affrontare il Christmas Blues

I rimedi alla depressione natalizia

Ecco alcuni consigli che ti aiuteranno ad affrontare la malinconia natalizia del Christmas Blues:

  1. Organizza i regali per tempo
    Anticipa lo stress del Natale pianificando i regali prima dell’effettivo inizio delle festività. Non farti cogliere dall’ansia dell’ultimo minuto e respira a pieni polmoni l’atmosfera distesa della pausa natalizia.
  1. Ascolta te stesso
    Innanzitutto ascolta te stesso, dai voce alle tue emozioni e soprattutto non rinnegarle né sentiti costretto a condannarle per il loro “attrito” con l’atmosfera esterna. Il nostro umore e le nostre emozioni sono del tutto naturali e innocenti, comprendile e non sentirti obbligato a vivere il Natale tra regali, letterine e pranzi di lunghe tavolate e tortellini in brodo.
  1. Prenditi cura di te
    Concediti del tempo per prenderti cura di te, circondati delle persone a cui vuoi bene e non lasciare troppo spazio al vuoto, portatore di malinconia del Natale.
  1. Accogli la magia del Natale
    Vivi la magia del Natale con spensieratezza e godi delle semplicità che questa pausa dal lavoro può regalarti: una passeggiata, un libro, un pranzo tra amici o la visita ai cugini.
  1. Vivi il Tuo Natale
    Trova l’equilibrio per il Tuo Natale, che potrebbe essere diverso da quello dell’anno precedente proprio perché anche tu intanto sei cambiato, con nuove necessità e desideri.
  1. Sii comprensivo/a con te stesso
    La fine dell’anno spesso porta con sé un bilancio dell’anno appena trascorso per poter iniziare quello successivo ancora meglio. Non permettere che ansie e preoccupazioni sul futuro, o al contrario insoddisfazioni sul passato, siano un limite per vivere ciò che ti aspetta. Accetta con gioia le esperienze che hai trascorso e che ti hanno reso la persona che sei, e accogli l’anno nuovo come un’opportunità.

Cosa imparare da un Natale triste?

Insomma, la magia del Natale è contagiosa, potente e inspiegabile. Le feste, è vero, ci impongono alcuni cliché che però sono un momento innegabile di ricarica durante il ritmo dell’anno. Spesso ciò che ci viene imposto può essere vissuto con rifiuto, tristezza e malinconia nel caso di una festività che non sentiamo appartenerci.

È però possibile grazie ad alcuni consigli della psicologia aprirsi e accogliere il Natale e la sua magia, per tornare a far scendere dal camino la magia della gioia e della felicità.

Anna Rossoni

Dott.ssa Anna Rossoni laureata in Psicologia presso Università di Padova, specializzata in medicina Psicosomatica presso Università di Padova.

Iscritta all’albo degli Psicologi del Veneto n.3953 sezione A.

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