La psicologia e l’importanza della comunicazione

Anna Rossoni

L’importanza della comunicazione

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Indice

La comunicazione efficace in psicologia

Perché è importante saper comunicare?

L’importanza della comunicazione nasce perché, forse più della scoperta del fuoco, è stata la rivoluzione più grande dell’uomo. Saper comunicare è diventato nel corso della storia un bisogno innato dell’essere umano, uno strumento per potersi evolvere e tramite il quale relazionarsi.

Siamo animali sociali

Questa citazione, attribuita al filosofo grego Aristotele, è uno spunto ideale per iniziare la nostra riflessione sull’importanza della comunicazione in psicologia.

La caratteristica che distingue il genere umano dagli altri esseri viventi è proprio la sua capacità di relazionarsi in modo profondo, empatico ed emotivo grazie alla comunicazione. La comunicazione, per questo, è prima di tutto una forma di relazione: ci permette di entrare in contatto diretto con l’altro, rendere comprensibili le nostre emozioni, i nostri pensieri. Comunicare è uno strumento per instaurare legami emotivi, che la psicologia descrive come un bisogno primario dell’uomo.  Relazioni sane e positive, costruttive e felici sono alla base del nostro benessere psicologico; al contrario legami deboli o dolorosi possono provocare malessere anche e soprattutto psichico.

La comunicazione in psicologia: fasi e tipologie

Durante l’infanzia il traguardo più importante di un bambino, oltre ai primi passi, sono sicuramente le prime parole: il momento in cui impara a comunicare.

Con il tempo il bambino sviluppa dapprima una capacità di comunicazione elementare, fatta di gesti, versi ed espressioni facciali per arrivare successivamente ad un linguaggio elaborato e complesso.

Le funzioni del linguaggio nel corso della vita, dunque, si fanno sempre più ampie: nei primi anni di vita comunichiamo i bisogni (fame, sete, sonno, dolore); raggiunta l’età matura invece comunichiamo emozioni, stati d’animo e sentimenti.

Non solo: il linguaggio ci permette in fase adulta di confrontarci, esprimerci e assicurarci di essere compresi dal nostro interlocutore.

Possiamo riassumere che se nella fase dell’infanzia impariamo a parlare, serve una vita intera per imparare ad ascoltare e a comunicare davvero.

L’importanza del dialogo

Il dialogo è uno strumento prezioso: è un’arma potente e pericolosa ma, se sano e costruttivo, diventa il segreto per relazioni forti e felici.

La definizione di dialogo deriva dalla sua etimologia greca: dia e logos. “Dia” significa attraverso mentre “logos” in greco significa parola.

Contrariamente alla credenza comune, infatti, non c’è alcuna citazione al numero due, ovvero ad una comunicazione bidirezionale tra due persone.

Il dialogo, per definizione, è una comunicazione attraverso le parole che può avvenire tra un numero indefinito di interlocutori. Possiamo dialogare con noi stessi e dunque con il nostro Io, le nostre emozioni e bisogni e possiamo comunicare con gli altri, siano essi tanti o pochi.

Proprio la necessità di condividere e comunicare qualcosa attraverso il dialogo e le parole, rende necessario imparare a comunicare efficacemente.

La comunicazione efficace in psicologia

Abbiamo approfondito le fasi della comunicazione nell’età dello sviluppo fino al suo ruolo nella costruzione di relazioni e legami. In psicologia la comunicazione efficace è dunque una condizione necessaria per l’instaurarsi di una relazione solida nella quale le persone riescono a capirsi e dove il messaggio arriva chiaro e sincero.

Ma siamo sicuri di comunicare al meglio nelle nostre relazioni?

Quante volte proviamo la sensazione di non riuscire a comunicare come ci sentiamo?

E quante volte, durante un confronto, ci lasciamo sopraffare dall’impulsività reagendo con una parola maleducata che lo rende rapidamente un litigio?

In questi, e tanti altri casi, la nostra comunicazione non fa bene a noi e al nostro interlocutore, rivelandosi disfunzionale. È in situazioni come queste che ci accorgiamo di comunicare male, magari rivelando a parole ciò che il nostro corpo invece non comunica emotivamente, senza sfruttare a pieno le potenzialità dell’arte del dialogo.

Come comunicare efficacemente

Con comunicazione efficace si intende la capacità di saper comunicare con qualsiasi interlocutore e in qualsiasi situazione sia a livello verbale che a livello non verbale, esprimendo un messaggio chiaro e coerente.

Comunicare in modo efficace non è semplice: prevede sforzo e comprensione tra persone con idee e sentimenti a volte diversi e richiede attenzione anche ad aspetti che a primo sguardo riteniamo marginali.

Innanzitutto è bene chiarire che la comunicazione non comprende soltanto le parole, bensì il linguaggio del corpo e i nostri movimenti, ma anche il tono della voce, la postura, le pause e i silenzi e tanto altro ancora.

I tre livelli di comunicazione

La comunicazione tra esseri umani si suddivide in tre livelli:

  • Comunicazione verbale: cosa diciamo (le nostre parole)
  • Comunicazione paraverbale: come parliamo (tono della voce, timbro e volume, velocità)
  • Comunicazione non verbale: ciò che comunica il nostro corpo (i movimenti, la postura e la posizione nello spazio, la comunicazione visiva e come presentiamo la nostra persona, aspetto, abbigliamento, cura di noi stessi)

Ciascun livello comunica un messaggio che si lega alle nostre parole per comporre il messaggio complessivo. È molto facile comunicare a parole qualcosa che si scontra visivamente con ciò che mostra il nostro corpo.

Esprimere con fermezza una decisione e mostrarsi tremolanti o ansiosi, magari con evidente sudorazione, è un esempio di messaggio discordante.

Per comunicare efficacemente è dunque importante raggiungere consapevolezza piena di noi stessi e acquisire padronanza di ciascun livello di comunicazione.

L’efficacia della comunicazione deriva dal grado di coerenza tra i tre livelli: comunicare con il corpo, le parole e la voce un messaggio unico e chiaro lo rende autorevole e forte.

Le emozioni, in quanto naturali e spesso incontrollabili, condizionano fortemente soprattutto gli aspetti che meno controlliamo: la comunicazione paraverbale e non verbale. Per imparare a comunicare efficacemente è necessario imparare prima ad ascoltare sé stessi e le proprie emozioni, raggiungere una buona consapevolezza del proprio corpo per controllare ciascun livello.

Alcuni consigli per una comunicazione efficace

Ecco alcuni consigli per imparare a comunicare efficacemente:

  • Comunicare le emozioni e noi stessi più del contenuto

Uno dei rischi più comuni è concentrarsi solo sul contenuto dei nostri dialoghi. Riflettere sull’argomento per paura di esporlo male o in parte può farci dimenticare il vero contenuto da comunicare: le nostre emozioni.

Quando ci relazioniamo è fondamentale assicurarci che oltre al messaggio arrivi chiaro anche il nostro stato d’animo, spesso l’elemento più prezioso.

Se durante un litigio, insieme alle nostre idee, ricordiamo al partner o all’amico la ragione per cui siamo nervosi e soprattutto che, nonostante il confronto acceso, rimaniamo affezionati a loro, l’esito del litigio potrebbe cambiare positivamente.

  • Considerare la persona con cui parliamo

Quando ci rivolgiamo a qualcuno dobbiamo ricordarci che il contenuto viaggia da un mittente ad un destinatario.

Oltre dunque alle nostre emozioni è importante tenere in considerazione lo stato d’animo della persona che abbiamo davanti, considerare la sua reazione, i suoi pensieri e le sue parole.

Ciascuno di noi, inoltre, ha un carattere diverso e reagisce soggettivamente.

Dobbiamo imparare a comunicare il messaggio con la modalità migliore per il nostro interlocutore, perché lo comprenda nella situazione più rilassata e distesa, ovvero grazie ad un dialogo sano.

L’importanza dell’ascolto nella comunicazione

  • Saper ascoltare

Per rivolgere la giusta attenzione e considerazione al nostro interlocutore è fondamentale imparare l’arte dell’ascolto.

Se c’è una dura verità con cui fare i conti è che spesso è più difficile ascoltare che comunicare. Se impariamo in pochi anni a parlare perfettamente, impieghiamo una vita per sviluppare la propensione all’ascolto.

Ascoltare davvero non significa limitarsi a sentire le parole dell’altro, comprenderle; ascoltare significa lasciarsi toccare dalle emozioni che le parole dell’interlocutore cercano di veicolare, significa connettere davvero la nostra persona con quella davanti a noi.

L’arte dell’ascolto è alla base di un dialogo sano e di una comunicazione efficace: grazie all’ascolto possiamo conoscere meglio la persona e la sua emotività, le sue idee e di conseguenza il nostro dialogo potrà modificarsi per essere accolto pienamente.

L’importanza dell’assertività nella comunicazione

E ancora:

  • Migliorare l’assertività

L’obiettivo della nostra comunicazione non deve essere l’imposizione del nostro pensiero su quello degli altri. La comunicazione efficace in psicologia è un un aspetto positivo in una relazione, aiuta il confronto e la crescita personale e collettiva. Permette inoltre di assicurarci che il nostro messaggio sia chiaro e coerente, ma ci consente anche di migliorare la comprensione del messaggio del nostro interlocutore. Per questo, oltre a migliorare la propria comunicazione verbale e non, è importante acquisire assertività.

Con il termine assertività si intende la capacità di esprimere sé stessi in modo aperto e spontaneo, in un clima di dialogo dove il confronto è libero di emergere senza prevaricazioni. Imparare ad esprimersi senza paure o insicurezze, lasciando altrettanto liberi gli altri di esporre il proprio pensiero. Ecco ciò che permette alla nostra comunicazione di ricevere scambio e feedback da entrambi i lati, aiutandoci a crescere con maggiore consapevolezza.

L’assertività, al pari delle capacità comunicative, è una competenza che si assume con tempo ed esperienza e nasce spontanea più siamo tranquilli circa la nostra apertura al dialogo.

  • Migliorare la consapevolezza della nostra comunicazione

Per comunicare le nostre emozioni e poterlo fare nella piena considerazione delle persone con cui parliamo (l’arte dell’ascolto), è necessario innanzitutto prendere consapevolezza della nostra comunicazione e del nostro corpo.

Lo stile del nostro linguaggio, i nostri difetti e pregi, quali le nostre reazioni e le nostre capacità empatiche, le nostre emozioni e come si manifestano sul nostro corpo: conoscere il nostro modo di comunicare è il primo passo per migliorare la comunicazione, dunque la nostra relazione con gli altri.

Leggi: Migliorare la comunicazione

Tre tipologie di comunicazione in psicologia

L’attività del comunicare è svolta da tre attori principali: il mittente che veicola un messaggio ad un destinatario singolo o plurale.

Ma chi è il nostro destinatario per la psicologia e come dobbiamo adeguare la nostra comunicazione?

La psicologia distingue tre interlocutori metaforici e tre tipologie di comunicazione:

  • La comunicazione con noi stessi: si tratta del dialogo interiore, il più complesso tra tutti. Quando ci rivolgiamo al nostro Io l’attività del comunicare si mescola a quella dell’ascolto. Serve apertura e sincerità per dialogare con le nostre emozioni ma solo così possiamo conoscere davvero i nostri bisogni.

Leggi: Il dialogo interiore, la comunicazione con l’Io

  • La comunicazione con gli altri: la maggior parte delle nostre comunicazioni è rivolta ad uno o più interlocutori. Come rivolgersi ad una persona con idee, carattere ed emozioni diverse dalle nostre?

Leggi: Comunicare con gli altri

  • La comunicazione con il diverso: si tratta del dialogo con tutto ciò che è estraneo a noi, appunto diverso. Può trattarsi di una persona, di un atteggiamento o di una situazione. Come possiamo ascoltarla ed affrontarla?

Leggi: Comunicazione con il diverso

Anna Rossoni

Dott.ssa Anna Rossoni laureata in Psicologia presso Università di Padova, specializzata in medicina Psicosomatica presso Università di Padova.

Iscritta all’albo degli Psicologi del Veneto n.3953 sezione A.

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