Prurito Psicosomatico: cos’è, cosa significa e quali i rimedi
Prima di approfondire insieme il delicato e “fastidioso” argomento del prurito psicosomatico, è bene chiedersi cosa sia in sé il prurito e cosa lo porti a manifestarsi.
Il prurito in medicina
Il prurito è uno dei più comuni sintomi cutanei. Si manifesta sull’epidermide come una progressiva sensazione di fastidio tanto da evocare in noi il desiderio di grattarci.
Questa lieve reazione cutanea può essere causata da piccoli corpi estranei entrati a contatto con l’epidermide che, al tatto, reagisce per farceli rimuovere quanto prima (un pelo di animale, una piuma, un vestito particolarmente irritante, una zanzara o un’eccessiva sudorazione).
Quando, però, il sintomo pruriginoso insorge con frequenza e intensità maggiori, quasi ai limiti della tolleranza, potremmo essere in presenza di possibili malattie cutanee.
Ecco i disturbi più gravi per i quali il prurito può svolgere il ruolo di possibile campanello d’allarme:
- allergie
- stress e ansia
- dermatiti
- diabete
- tumori
- malattie virali (Herpes Zoster o varicella), infettive, neurologiche, endocrine
- malattie psicosomatiche
Normalmente, la soluzione che il medico propone per curare il prurito è di tipo “sintomatico”: si consigliano infatti rimedi (antistaminici o cortisone) che agiscono sul sintomo.
Ciò determina una risoluzione temporanea del prurito, a cui potrebbe aggiungersi una comprensione del perché la nostra pelle si è messa a parlare, usando il sintomo della patologia per comunicarci qualcosa.
Devi sapere che spesso, infatti, le patologie dermatologiche possono insorgere dettate da più cause o, al contrario, non presentarne alcuna.
Ecco perché parliamo di “risoluzione temporanea” o di “soluzione di tipo sintomatico”.
La Medicina Psicosomatica, invece, proprio perché si propone di indagare il significato alla base dell’insorgere dei disturbi della pelle, si rivela la nostra opportunità per andare oltre, agendo alla radice del problema.
Il prurito in medicina Psicosomatica
Se per la medicina tradizionale il prurito è una reazione sintomatica cutanea, la Medicina Psicosomatica va oltre.
La pelle, infatti, assume il significato psicosomatico di filtro protettivo più importante, una membrana che protegge e separa l’Io dal mondo esterno.
Ecco perché la Psicosomatica legge nel prurito la “presenza” di un elemento estraneo alla nostra persona, e non solo alla membrana dell’epidermide.
Una connessione mente-corpo più ampia che lega il prurito con il mondo relazionale.
Di questo la Psicosomatica si occupa e, per questo, diventa la nostra opportunità per alleviare quel prurito la cui causa non è più esterna ma è diventata psicologica: disagi, ansie, preoccupazioni o forte stress.
Dopotutto, non dimentichiamo che la psoriasi, malattia infiammatoria che colpisce proprio la pelle, è la prima malattia riconosciuta dalla Medicina tradizionale come patologia Psicosomatica.
Non sempre, dunque, ricorrere a rimedi “sintomatici” o tradizionali è la soluzione sufficiente in grado di agire sulla perché più profondo del prurito.
Come riconoscere il prurito psicosomatico
Si può parlare di prurito psicosomatico quando il prurito diventa la manifestazione fisica di tensioni e disturbi psichici.
In questi casi, tutte le “irritazioni” emotive che stiamo vivendo sono assorbite dal corpo che, proprio come un teatro, le esprime attraverso i sintomi: ecco l’insorgere del prurito e delle eruzioni cutanee.
- Dermatiti
- Psoriasi
- Herpes
- Orticaria
- Prurito
Come riconoscere quando il prurito diventa psicosomatico?
Non esiste una risposta universale, sicuramente un buon campanello d’allarme è l’ascolto.
Quando il prurito è la voce di un nostro disagio, questo non passerà fino a che non lo affronteremo.
Agire “sulla superficie” e vedere scarsi risultati potrebbe essere il primo passo per individuare una possibile lettura psicosomatica delle pelle.
Va detto, però, che riconoscere il prurito psicosomatico non sempre è possibile con un’attenta autoanalisi.
Farsi aiutare da uno specialista psicosomatista può senza dubbio renderci tutto più facile.
Significato del grattarsi
L’atto di grattarsi rappresenta il desiderio irrefrenabile di allievare un fastidio.
Grattarsi: un’azione del tutto inutile e che, nella maggior parte dei casi, peggiora addirittura il sintomo iniziale.
Più è intensa l’energia con cui ci grattiamo, più sentiamo il bisogno di continuare a farlo, ignorando ciò che davvero dovremmo affrontare: il “fastidio” emotivo alla base.
Seppur infatti momentaneamente possa sembrare di provare appagamento e piacere, talvolta il prurito può indurre esasperazione al punto da provocare rossori, tagli, ferite e dolore.
Significato del Prurito Psicosomatico: la mappa delle parti del corpo
Ogni prurito tende a manifestarsi in particolari parti del corpo, ciascuna potenzialmente ricollegabile ad un preciso disagio interiore.
Non dimenticare però una cosa: aldilà di ciascun possibile significato psicosomatico, non c’è nulla di più sbagliato che pensare di poter leggere il senso del nostro prurito a partire solo dalla parte del corpo su cui si manifesta.
Ricorda che il senso del nostro prurito è soggettivo, e che il corpo di ognuno di noi ci comunica con un linguaggio unico!
Vediamo ora insieme la mappatura delle parti del corpo interessate da prurito e, per ognuna di queste, soffermiamoci sul possibile significato del prurito in chiave psicosomatica.
Prurito alla testa
“Grattarsi il capo.”
“Ho un sacco di pensieri che mi passano per la testa.”
Il prurito alla testa può essere un modo attraverso il quale il nostro corpo cerca di comunicarci uno stress mentale, una situazione di tensione a cui, magari, non riusciamo a trovare una soluzione.
Il prurito alla testa è quindi legato inconsciamente alla sfera più “razionale” e logica della nostra persona.
Prurito agli occhi
Quando una situazione ci porta a “non vederci chiaro”, potremmo sentire il bisogno di strofinarli per vederci appunto meglio, ecco il possibile perché del prurito localizzato agli occhi.
Prurito alla schiena
Una localizzazione nell’area della schiena potrebbe volerci richiamare ad una situazione dalla quale stiamo fuggendo, alla quale abbiamo “voltato le spalle”.
Ignorare un disagio non è mai la soluzione: la Psicosomatica ci insegna che potrebbe tornare cambiando semplicemente forma ed espressione, ma sempre trovando il modo di farsi sentire.
Prurito ai piedi
Come allevieresti il prurito ai piedi?
Rispondi a questa domanda immaginando di grattarti proprio ora un piede.
Forse ti sarai accorto che ti è venuto automatico abbassarti per raggiungere il piede oppure, viceversa, sollevarlo per avvicinarlo alle mani.
Così facendo hai rinunciato alla normale posizione eretta e stabile del corpo, magari dondolandoti o appoggiandoti per non cadere.
Il significato psicosomatico del prurito ai piedi è proprio questo: potrebbe infatti indicare che alla tua vita manca stabilità ed equilibrio.
Prurito alle mani
“Mi prudono le mani.”
Questa non ha bisogno di spiegazioni: il prurito alle mani può essere sintomatico di impazienza e rabbia repressa.
Le mani manifestano il fare, l’agire, il contatto con il mondo: voler fare, fare di più o voler esprimere il proprio nervoso sono entrambe situazioni che provocano quello che, anche a parole, esprimiamo come prurito alle mani.
Prurito ai genitali
Un ultimo esercizio d’immaginazione.
Se improvvisamente soffrissi di prurito intimo in pubblico, come lo allevieresti?
La zona genitale è sicuramente un’area intima e delicata, che sono sicura non gratteresti con la stessa semplicità con cui gratteresti il palmo della tua mano, soprattutto in pubblico.
Innanzitutto, data la sua delicatezza, è sicuramente fondamentale affrontare il prurito intimo con tutti gli esami medici suggeriti.
In caso di persistenza, però, e dunque di possibile prurito psicosomatico, questo potrebbe rivelarsi sintomo di una situazione di disagio particolarmente intima e imbarazzante, che un percorso di terapia psicosomatica permetterebbe di leggere.
Prurito Psicosomatico: rimedi
Come alleviare il prurito se è psicosomatico?
Il consiglio che mi sento di dare è di ascoltare il proprio corpo. Ciascun prurito potrebbe volerci comunicare qualcosa, proprio per aiutarci a risolvere il nostro disagio interiore.
Come possiamo ascoltare al meglio?
Uno psicoterapeuta specializzato in Psicosomatica è la figura che più può guidare lungo un personale percorso di terapia, un mezzo per cogliere il senso della sintomatologia presentata.
Ascolto, apertura e motivazione: questo è l’antistaminico di cui il prurito psicosomatico ha bisogno!
19 risposte
Molto interessante. Io convivo oramai da anni con il prurito alle orecchie… se psicosomatico che disagio può rivelare?
Milena, una premessa mi è doverosa: ogni sintomo non può essere estrapolato dal contesto in cui si manifesta.
Potrebbero le sue orecchie essere stufe di ascoltare qualcosa che non ha più voglia di sentire?
O, al contrario, è irritata perché quando avrebbero dovuto ascoltare non hanno saputo farlo?
E’ importante che lei affronti con apertura questo momento, per poter comprendere, con maggiore profondità ed informazioni, cosa sta somatizzando alle orecchie.
Buon giorno dottoressa, io sono sette mesi che soffro di bruciore e prurito ai testicoli, è iniziato tutto a maggio, prima dermatite in testa, poi emorroidi, prima volta in 50anni, poi prurito allo scroto. Ho girato diversi dermatologi, ma tutti mi hanno detto che è una irritazione, sempre le solite crema al cortisone ecc. È iniziato tutto dopo che ho avuto un anno di stress per divorzio. Poi appena divorziato e felice è iniziato tutto questo.
Buongiorno Claudio, leggo dal suo messaggio che il suo corpo le sta inviando segnali molto forti ma precisi.
Mi parla della sua separazione e scrive accanto un aggettivo altrettanto preciso che ha scelto di passarmi con energia: felice. Ciò nonostante, il suo corpo sembra esprimere in modo continuo emozioni contrastanti, attraverso una sintomatologia che si è mossa dal prurito alla testa, troppi pensieri?, alla sfera più “maschile” dei genitali.
Che la separazione l’abbia portata a “pensare troppo” durante i primi mesi?
Che ora quei pensieri siano diventati paura o disagio legati al suo “maschile”?
La sua sintomatologia la sta sicuramente spingendo a riflettere per comprendere il significato del suo prurito, ecco perché la invito a non accontentarsi delle mie provocazioni e di questa mia risposta, che ritengo risulti di sicuro essere non esaustiva in questa sua ricerca.
Riconosco di essere vecchio stampo, perché trovo nel contatto e nella comunicazione elementi fondamentali che mancano in mail o commenti. Se avesse desiderio o piacere di continuare ad approfondire i suoi sintomi parlandone con me, le lascio il mio contatto, invitandola a chiamarmi quando desidera +39 335 8137913.
Buonasera, ultimamente ho dei gran fastidi agli arti,(braccia e gambe) un prurito esasperato che mi provoca solo tante ferite. Ho consultato medici e dermatologi con scarsi risultati o perlomeno solo temporanei. Sto pensando possa essere di altra natura come a volermi togliere di dosso chissà cosa…..
Buonasera! Leggo con piacere il suo commento e trovo profonda la sua lettura. Il mio primo consiglio, quando si ha a che fare con sintomatologie o patologie della cute, è quello di rivolgersi a specialisti e sottoporsi ai dovuti esami. Nel suo caso leggo che è il primo passo che ha compiuto, non risolutivo.
Comprendere i disturbi di natura Psicosomatica richiede maggiore approfondimento che difficilmente risulta possibile con solo scambio in questa sede.
Qualora desiderasse parlarmi della sua situazione e aprirsi ad un confronto, sarò felice di risponderle al seguente contatto +39 335 8137913
Buongiorno dottoressa.
Ultimamente sto soffrendo di dermatite periorale e prurito al pube. Al dermatologo, che mi ha prescritto una pomata a riguardo, ho parlato solo dello sfogo intorno alla bocca, mento e naso, ma non del prurito al pube (tra l’altro non si vede nulla di strano). Tengo a dirle anche, che ho qualche macchia di vitiligine sparsa in alcune zone del corpo. La ringrazio per l’attenzione. Cordiali saluti. Antonella
Buongiorno dottoressa.
Ultimamente sto soffrendo di dermatite periorale e prurito al pube. Al dermatologo, che mi ha prescritto una pomata a riguardo, ho parlato solo dello sfogo intorno alla bocca, mento e naso, ma non del prurito al pube (tra l’altro non si vede nulla di strano). Tengo a dirle anche, che ho qualche macchia di vitiligine sparsa in alcune zone del corpo. La ringrazio per l’attenzione. Cordiali saluti. Antonella
Antonella la ringrazio per la confidenza, ha già fatto un grande passo. Non leggo una precisa domanda che mi porge… La sua pelle in questo momento sta parlando con più modalità (vitiligine, dermatite) e lo fa attraverso zone che parlano e si fanno “sentire” e “vedere” molto (viso, bocca, pube). Un consiglio: non lasci che sia la sua pelle a parlare. Mi sento di consigliarle di aprirsi con qualcuno perché è la sua opportunità per cercare e trovare il senso di queste somatizzazioni.
Buonasera . Io soffro di prurito , fastidio alle braccia e alle gambe . Ho desiderio di farmi la doccia e di sfregare le suddette zone . A letto sento come bruciore, calore e punture che mi fanno venire tachicardia e il bisogno di fare una doccia per poi addormentarmi …anche 2 o 3 docce …grazie
Buongiorno Anna, mi sento di dirle che, come ho scritto nel titolo del mio articolo che ha letto, quando si tratta di prurito psicosomatico “a volte grattarsi non basta”. Se avverte chiaro questo suo sentire (bruciore, calore) manifestato con altri sintomi (tachicardia), il suo corpo le sta comunicando qualcosa. Il mio consiglio più grande è di ascoltare ogni segnale: approfondisca il suo prurito e ne colga il significato al nascere. Se desidera un confronto, mi chiami pure sul mio numero personale: +39 335 8137913
Buonasera. Ho un forte prurito alle ascelle che si estende poi su tutti e due i fianchi. Non ne ho mai sofferto prima d’ora. Ho preso moltissimi farmaci a causa di un’ernia che finalmente mi hanno operato la scorsa settimana. Può esserci qualche collegamento? La ringrazio.
Federico, la prima cosa che mi viene in mente pensando alle zone del corpo di cui mi parla, è che normalmente non manifestano eventuali intolleranze a farmaci. Il mio consiglio, però, è quello di lasciar trascorrere una ventina di giorni osservando la sua pelle. In questi giorni, mi permetto di stimolare in lei qualche riflessione: potrebbe essere lo sfogo di una situazione particolare o di emozioni che sta tenendo dentro di sé? Provi a dare una risposta a questa domanda e, qualora desiderasse cercarla con me, mi contatti pure!
Buon pomeriggio Dott.ssa,
Da circa tre mesi avverto prurito alle braccia e spalle senza rossori ed escoriazioni. Da un mese circa, il prurito si è esteso alla testa e al mento. Inoltre , ho spesso la “pelle d’oca” alle braccia e/o schiena anche se passo dell’ acqua o crema corpo. È come se fossero molto sensibili al tatto! Ho fatto diversi esami per escludere allergie, o patologie (fegato, diabete ecc.) risulta tutto nella norma ad eccezione di acido folico molto basso. Come altri sintomi ho gonfiore addominale, alitosi e secchezza della bocca. Non so se possono essere collegati tra di loro…. Al momento assumo antistaminico per alleviare il prurito ed enzimi digestivi per il gonfiore. Non le nascondo che sono abbastanza preoccupata per il prurito che non passa… Secondo la sua esperienza può essere dovuto ad un disturbo psicosomatico o devo approfondire per eventuali patologie?
Ely, il prurito, sia che si tratti di sintomatologia dermatologica, sia che si tratti di campanello d’allarme di natura psicosomatica, racconta sempre di una situazione che ci irrita che non fa per noi, che fa attrito. Con questa verità in testa, non smetta di effettuare i dovuti esami, ma non rinunci a chiedersi se in questo momento della sua vita qualcosa potrebbe essere alla base del suo sentire.
Se poi desiderasse non intraprendere questo percorso da sola, sarò felice di darle il supporto che cerca.
Buonasera dottoressa, mio figlio di 6 anni ha iniziato a settembre la prima elementare e da circa un mese si gratta continuamente il sederino.. la notte dorme tranquillo e anche quando va a calcio non lo fa.. potrebbe essere un prurito psicosomatico dovuto alla scuola? Mi sono accorta che quando facciamo i compiti a casa grattarsi é quasi un ossesione
Buongiorno Silvia,
quello che descrivi potrebbe effettivamente avere una componente psicosomatica, soprattutto se il prurito si manifesta con più intensità durante i compiti, un momento che per molti bambini può essere fonte di stress. Tuttavia, è sempre importante escludere prima di tutto cause fisiche, come irritazioni cutanee o la presenza di ossiuri, che sono comuni nei bambini. Ti consiglio di parlarne con il pediatra per una verifica.
Se dal punto di vista medico tutto è a posto, potrebbe essere utile osservare se il tuo bambino mostra segni di ansia o difficoltà legate alla scuola e ai compiti, e aiutarlo a viverli in modo più sereno, magari con pause più frequenti o strategie di gioco.
Dopodiché potremmo approfondire insieme tutti gli eventuali miglioramenti o segnali che noterai!
Salve, ho avuto attacchi di panico ed ansia 25 anni fa circa, curati con psicoterapia. Non ho più questi episodi intensi, ma ho iniziato a soffrire di prurito anale psicosomatico da circa 20 anni. Iniziato nel 2004 va a cicli, soltanto nei periodi stressanti. Visita dermatologica ha dato esito prurito psicosomatico perché in realtà all’ano non vi è nulla. Ho una vita felice, sposato, 2 bambini, mi stressano i cambiamenti anche se amo viaggiare ed una vita all’avventura. Credo sia molto dovuto al fatto che mi sento un pesce fuor d’acqua, l’inverno mi debilita mentalmente, il freddo non lo sopporto, amerei vivere in posti caldi ma è difficile fare questa scelta a 50 anni perché mi sento condizionato dal lasciare i genitori anziani “da soli”…ma ovviamente la vita è una e lo sò bene e questo pensiero mi stressa ancora di più 🙂 Il lavoro e il pensare al futuro incerto, visto che non ho lavoro fisso ma sono un professionista, mi preoccupa spesso. Non riesco a godermi sempre il presente, sto spesso con i pensieri al futuro, e sono spesso di natura preoccupante. Il prurito quindi viene e va….a volte dura qualche settimana, poi sparisce per uno o due anni, poi ritorna…da 4-5 anni non l’avevo più e adesso, dopo un anno intenso sotto il punto di vista di stress, cambiamenti, e senza un momento di riposo, sono mesi che ci convivo…mi sveglio a volte di notte e mi viene da grattarmi…più mi gratto e più mi prude..dopo una grattata energica sparisce ma mi sto facendo venire ragadi esterne anali che dopo un paio di giorni che non mi gratto spariscono, ma la cosa peggiore è la pelle anale che si ispessisce e non va bene. Che soluzione potrei adottare che non siano antistaminici o creme cortisoniche ? Grazie
Buongiorno James, leggo tra queste righe molta consapevolezza, ma soprattutto tanta apertura e voglia di mettersi in gioco nonostante il tema delicato e intimo. La lettura che fa del suo prurito è già avanzata, anche perché mi riferisce di aver già conoscenza della natura psicosomatica del suo disturbo. Questo è il consiglio più grande che mi sento di darle. Fino ad ora ha sempre cercato di risolvere il sintomo pruriginoso, è corretto? Un “errore” comune quando si ha a che fare con la Psicosomatica, infatti, è porre la propria attenzione sul sintomo corporeo, e non sulla causa interiore e sui bisogni non ascoltati della nostra mente/sfera emotiva. Leggendo il suo commento ho colto già grande energia nella ricerca e comprensione del suo prurito, ma magari non nella direzione corretta: il mio consiglio è quello di investire le sue energie su un percorso di terapia psicosomatica, potrebbe essere questa la “crema” di cui ha bisogno, proprio come 25 anni fa si era rivelato l’ossigeno di cui sentiva la mancanza durante i suoi attacchi di ansia!