Come superare una rottura

Anna Rossoni

come superare una rottura tutte le fasi e come ricominciare

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Indice

Affrontare la fine di una relazione: come superare una rottura?

La fine di un amore è un’esperienza che fa male, molto spesso ti spaventa, svuota e soprattutto sembra impossibile da affrontare: come superare una rottura?

Immagino tu stia provando un dolore forte che rende difficile fare anche quelle piccole cose che prima ti piacevano.

come superare una rottura

Se hai lasciato, forse ora provi un grande senso di colpa, con la paura di aver commesso un errore o di non trovare più una persona come lui o lei.

Se ti hanno lasciato, oltre al dolore ti trovi a dover affrontare il rifiuto della persona che hai amato.

Vorrei che tu sappia questo: un cuore spezzato fa male, ma non rimane spezzato per sempre.

Che tu debba superare il primo grande amore, un amore durato anni o l’amore stabile di un progetto di vita: superare una rottura può essere vissuto come un lutto, una perdita da cui si ha l’impressione sia difficile riprendersi.

Ricominciare fa paura, il timore di essere feriti o di provare lo stesso dolore un’altra volta, anche questo fa paura; la paura di restare solo/a, o quella di non ritrovare più la stessa persona: una rottura crea una cicatrice la cui guarigione ha bisogno di tempo e di coraggio, ma non solo.

Ho deciso di scrivere questo articolo per raccogliere i miei migliori consigli da Psicologa, ciò che forse stai cercando e che può aiutarti non ad illuderti di non provare dolore, ma a imparare a gioire, fare, agire e vivere nonostante la tua separazione.

Leggilo fino in fondo, è lì che ho raccolto i consigli più efficaci per superare una separazione.

Come affrontare una rottura: ci sono diverse fasi 

Prima di esaminare le diverse fasi che si vivono dopo una rottura, è giusto sottolineare che non sempre si mostrano nello stesso ordine, o per forza tutte.

Le emozioni che provoca la fine di una relazione sono altamente individuali e dipendono dal soggetto e dalle esperienze vissute dalla coppia.

Le fasi chiave che spesso caratterizzano il percorso di guarigione dopo una rottura sono:

  • Negazione
  • Rabbia
  • Tristezza
  • Senso di solitudine
  • Depressione
  • Elaborazione o accettazione

Scorri qui sotto per scoprire il significato e le emozioni di ogni fase. In qualunque momento tu senta di trovarti, ecco cosa può aiutarti per affrontare ciò che senti e cosa invece ti allontana dal superamento della rottura.

Negazione: un rifugio

La negazione è spesso la prima risposta emotiva che incontriamo quando affrontiamo una rottura. È un meccanismo di difesa naturale che ci aiuta a proteggerci dal dolore iniziale e dallo shock della perdita. In questa fase, potremmo trovare noi stessi rifiutando di accettare la realtà dell’evento, cercando conforto nella speranza che la situazione possa ancora cambiare. È importante riconoscere che la negazione è parte integrante del processo di adattamento emotivo e che avviene per offrire una temporanea e apparente tregua mentre iniziamo a elaborare il dolore della rottura.

Rabbia: uno sfogo

La rabbia è un’emozione potente che può emergere in seguito alla negazione. Possiamo sentirne il bruciore verso l’ex partner, verso noi stessi o persino verso il mondo intero. È importante comprendere che la rabbia è una risposta naturale alla sensazione di perdita e al cambiamento improvviso nella nostra vita. Attraverso un’apertura verso questa emozione, possiamo imparare a gestire la nostra rabbia in modo sano e costruttivo, canalizzandola verso attività che favoriscano il nostro benessere emotivo.

Tristezza

La tristezza è un compagno costante durante il processo di elaborazione di una rottura. È l’emozione che ci ricorda la profondità del legame che abbiamo condiviso con il nostro ex partner e il dolore della sua assenza. È importante onorare la nostra tristezza e permetterci di piangere e di elaborare il nostro dolore in modo sano e non giudicante.

Senso di solitudine

Non è raro sperimentare, in seguito ad una separazione, un senso di solitudine.

È il primo passo verso l’accettazione, perché ci rendiamo conto che eravamo effettivamente “abituati” ad avere una spalla, una persona con cui sfogarci e da cui essere capiti, e che ora ha lasciato un vuoto.

In questi momenti il senso di solitudine può essere più acuto. 

È importante trovare modi sani per affrontarlo come coltivare hobby, praticare sport o frequentare amici, parenti, gruppi di supporto o professionisti.

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Depressione

La depressione è quel sentimento di vuoto che ci atterra, ci demoralizza e toglie colore alle nostre giornate.

Proprio come una macchina con quattro ruote a terra, andare avanti diventa davvero faticoso, pieno di attrito.

È importante, però, sviluppare consapevolezza sulle proprie emozioni e saper distinguere tra tristezza e depressione, cercando supporto professionale se la depressione diventa debilitante.

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Elaborazione o accettazione

L’accettazione è l’ultimo stadio del processo di guarigione dopo una rottura. È il momento in cui accettiamo la realtà della situazione e iniziamo a ricostruire la nostra vita. Attraverso l’accettazione, possiamo aprirci a nuove opportunità e speranze per il futuro, trasformando la rottura in un’opportunità di crescita personale e di apprendimento.

Come accettare la fine di una relazione?

Scorri questo articolo, trovi la risposta a questa domanda insieme a 10 consigli per farcela.

Perché è difficile lasciar andare un amore?

Lasciar andare un amore può essere incredibilmente difficile per diverse ragioni, che vanno dall’attaccamento emotivo e dipendenza affettiva, alla paura della solitudine e del vuoto, dell’ignoto, del futuro, del fallimento e del rifiuto.

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Quanto tempo ci vuole per superare una rottura?

A questa domanda non esiste una risposta giusta. 

Ogni persona vive ed elabora il proprio dolore in modo unico, per questo il tempo necessario per superare una rottura è del tutto soggettivo.

Ci sono diversi fattori che possono influenzare la durata del processo di guarigione, tra cui la durata e l’intensità della relazione, le circostanze della rottura, il supporto e la vicinanza delle persone che ci vogliono bene.

Una delusione d’amore potrebbe durare qualche settimana o mese, come potrebbe servire di più tempo per ritrovare la serenità. 

È essenziale, però, che tu ascolti e accolga il tuo ritmo, senza confrontarlo con gli altri, forzarlo o sentirti inadeguato/a se il processo di guarigione richiede più tempo del “previsto”.

In questi momenti, è normale sperimentare alti e bassi, con giorni in cui ci si sente più ottimisti e altri in cui si è sommersi dal dolore e dalla tristezza. Sii sempre gentile con te stesso/a e accogliente con le tue emozioni, e concediti di attraversarle senza giudizio.

Ma non stare in attesa che il tempo faccia tutto da solo: è anche importante impegnarsi attivamente per riconquistare il proprio ben-essere. 

Ecco 10 modi per farcela.

Come superare una rottura: la Psicologia ti aiuta con 10 consigli

Come riprendersi da una rottura?

La Psicologia in questo può aiutarti, e lo fa con 10 consigli.

1) Non darti colpe che non hai

Quando si è lasciati (ma può verificarsi anche quando si lascia), è facile lasciarsi trasportare da quel vortice di pensieri che cerca di elaborare il senso di rifiuto. 

“Se mi è capitato tutto questo ci sarà un motivo.”

“Ho sbagliato qualcosa? Sono sbagliata/o io’”

Domande come queste sono umane, ma affrontarle da soli non fa che farti sprofondare in quel vortice.

Se ne avete la possibilità ed entrambi siete disposti provate a dare una risposta in due. 

Quale mio comportamento non è stato accettabile? Cosa non è andato?

Non lo nego, affrontare domande simili è sempre segno di maturità e può portare solo maggiore consapevolezza e crescita, ma spesso porle a se stesso/a risulta incompleto perché siamo condizionati da un filtro emotivo del tutto personale.

Chiarisci la chiusura, non con la speranza di riaprirla, ma con la certezza che è un’opportunità per uscirne arricchito/a.

2) Non chiederti “perché?”

Sia chiaro, porsi le giuste domande è sintomo di maturità ma non sempre in amore esistono risposte valide ad un “ perché ”.

Non appesantire ciò che stai vivendo pensando di potervi porre rimedio “se solo ne sapessi il motivo”.

Apriti al confronto sincero se ne avrai occasione, ma non confondere le risposte che cerchi con la causa della rottura.

Abbi cura della tua felicità, quella che non dipende da nient’altro.

3) Non porre la tua felicità in un altra persona

Provare a ricominciare è difficile, soprattutto quando i ricordi si fanno più vivi, e quando il senso di vuoto e solitudine più presente. 

Si dice che l’amore completa perché ci permette di esprimere la nostra vera natura, liberamente e, appunto, naturalmente.

Ma per quante possano essere le esperienze felici e i momenti indimenticabili vissuti, non porre la tua felicità e il tuo ben-essere nell’altra persona.

4) Non chiederti  “come sarebbe potuta andare se…”

Un meccanismo automatico molto comune è immaginare di tornare indietro solo per un istante, e chiudersi:

“come sarebbe potuta andare se mi fossi comportato/a diversamente?”

“come sarebbe andata se fossi stato diverso/a”

“…se avessi fatto…”

Tutti questi pensieri hanno in comune una cosa: più ce li chiediamo e meno riusciamo ad ottenere risposte soddisfacenti.

La Psicologia ci dice che ogni storia è il risultato della maturità dei partner e del lavoro di coppia e sì, forse le cose sarebbero potute andare diversamente, ma se avviene una rottura forse è perché la relazione chiedeva più di quanto la coppia riusciva a dare in quel momento. 

5) Non rifiutarsi di amare di nuovo

Una rottura può ferire profondamente, ma non chiudere il tuo cuore se lo senti spezzato.

Non lasciare che il passato influenzi il tuo futuro, apriti a nuove connessioni perché magari troverai proprio in queste ciò di cui hai bisogno, davvero, per essere felice. 

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6) Tieni ogni ricordo e apprezza ciò che è stato

Anche se la relazione è finita, ci sono stati momenti preziosi e lezioni apprese che possono essere apprezzate. Riconoscere e onorare i momenti felici può aiutare a bilanciare il dolore della rottura.

7) Non stare a letto, rialzati a piccoli passi

Il senso di solitudine e di dolore può facilmente portare a chiudersi. 

Non restare a letto, non rinunciare a ciò che ti appassionava.

Ripartire quando la voglia non c’è è un grande sforzo, ma puoi farlo a piccoli passi.

“Apri le tende e fai entrare il sole”, torna a fare (o trova) attività che ti appaghino, momenti personali che ti distraggano dal dolore, che siano sport, letture o hobby: ti renderai conto che si può godere anche delle piccole cose.

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8) Passa del tempo con amici e famiglia

L’isolamento può intensificare il dolore emotivo. Cerca il sostegno degli amici e della famiglia, condividi la tua esperienza con persone che ti capiscono o, se non te la senti, inizia col condividere momenti felici.

Se non puoi contare sull’appoggio di amici e famiglia, affrontare una rottura può essere più difficile, ma non impossibile. 

Non lasciare che questo ti porti a rinunciare ad esplorare i tuoi sentimenti e a trovare la terapia per superare la separazione.

C’è sempre qualcuno disposto ad ascoltarti.

9) Parla della rottura con uno psicologo o psicoterapeuta

Amici e famiglia sono un luogo sicuro che sa prendersi cura del nostro stato d’animo.

Se però desideri affrontare più attivamente ciò che senti, per percorrere con consapevolezza il percorso di guarigione più adatto a te, parlarne solo con loro potrebbe non essere abbastanza.

La Psicoterapia è un’opportunità per affrontare e superare rotture significative, senza che siano queste a controllare la nostra vita.

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10) Abbi fiducia nel potere del tempo

Abbi fiducia nel tuo percorso e nel potere del tempo sulla tua guarigione. 

Spesso ci aspettiamo risultati immediati, ma è fondamentale comprendere che ripartire dopo una rottura richiede pazienza e tempo. 

Come psicologa, posso rassicurarti che ciascuno ha il proprio ritmo e che è assolutamente normale sentirsi tristi o non stimolati durante il processo. 

Concediti tutto il tempo che ti occorre per elaborare il dolore, accettare i cambiamenti e crescere dalla tua esperienza.

È questo l’approccio che ti permetterà di emergere più forte e consapevole. 

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Anna Rossoni

Dott.ssa Anna Rossoni laureata in Psicologia presso Università di Padova, specializzata in medicina Psicosomatica presso Università di Padova.

Iscritta all’albo degli Psicologi del Veneto n.3953 sezione A.

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