La paura del futuro

Anna Rossoni

paura del futuro

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Passiamo del tempo insieme?

Ho organizzato degli eventi per poter trascorrere del tempo insieme ed approfondire alcuni argomenti che potrebbero interessarti.

Indice

Avere paura del futuro

Ti propongo un piccolo test per scoprire (in pochi secondi) se il tuo futuro ti spaventa: se insomma hai paura del futuro.

Chiudi gli occhi e immaginati tra 10 anni.

Qual è la tua prima reazione?

Provi eccitazione, stimolo e curiosità o ansia, paura ed insicurezza?

Ecco, se dovessero prevalere queste ultime emozioni, concediti qualche minuto per scoprire come trasformarle, in 3 semplici ma importanti passi.

Lasciati guidare da questo articolo che ho scritto proprio per aiutarti nella scelta della tua strada.

Sì, perché ciò che spaventa del nostro futuro sono proprio le scelte che dobbiamo compiere e che, nel corso della vita, siamo e saremo sempre tenuti a fare.

Sceglie l’adolescente per trovare il suo percorso di studi.

Sceglie il giovane studente universitario, ma anche lo studente che lo ha appena concluso e si affaccia al mondo del lavoro. A scegliere è il lavoratore, con la carriera da inseguire. Infine (anche se saremmo solo all’inizio) sceglie chiunque voglia rischiare, chiunque voglia lanciarsi in un’esperienza nuova, in una relazione, in un trasloco lontano, alla ricerca della sua dimensione o magari di una famiglia.

Se un futuro fatto di scelte ti spaventa, hai un motivo per continuare a leggere quello che ho scritto per te.

paura del futuro

Cos’è la paura del futuro

Perché abbiamo paura del futuro?

O meglio: perché abbiamo paura?

Per saperlo, dobbiamo conoscere l’importanza di questo stato d’animo.

La paura è un’emozione di base che ha la primaria funzione di proteggerci, ecco perché si tratta di una reazione innata e del tutto naturale che non dobbiamo temere di sperimentare.

L’importante, infatti, è sapere come (re)-agire quando la paura ci parla.

La paura è il nostro alleato per affrontare nel modo migliore ogni passo.

Insomma, ci accompagna e ci prepara per essere al momento giusto, nel posto giusto.

Se, però, non sappiamo come ascoltare i consigli che la paura cerca di darci, questa può trasformarsi in qualcosa di spaventoso, tanto da limitarci il movimento come un vero freno alla vita.

Possiamo chiamarle paure “negative”: sono quelle che proviamo per stimoli o eventi non reali. Sono le paure che ci vengono quando pensiamo (forse un pò troppo) a qualcosa, immaginando e visualizzando il loro realizzarsi e le loro conseguenze negative.

Sono proprio queste conseguenze, se rinforzate da pensieri di tipo ossessivo, a convincerci della loro possibilità di avverarsi, provocando in noi l’emozione della paura e comportamenti come evitamento, fuga o paralisi.

Allora è proprio vero che, da secoli, tutto ciò si riduce a due possibilità, a due semplici parole:

“Fight or flight”

Che tradotto letteralmente significa:

“Combatti (affrontale) o fuggi”

Si tratta delle due possibili reazioni neuronali ad uno stato di stress acuto, scatenato magari dall’adrenalina o dalla paura.

E la paura del futuro?

Ora possiamo comprendere come si presenta la paura del futuro e come la psicologia ci consiglia di affrontarla.

La paura del futuro in Psicologia

La paura del futuro appartiene alle cosiddette paure irrazionali (quelle che prima abbiamo definito “negative”).

È classificata tra le forme d’ansia e nasce dai nostri pensieri.

Più questi si fanno ossessivi, più il loro ripetersi alimenta la possibilità remota di una loro realizzazione.

Spesso può accadere in seguito ad un fatto realmente avvenuto, ma ciò non giustifica l’eccessiva paura che questo si debba ripetere categoricamente.

In psicologia, l’ansia del futuro non è altro che il continuo e costante timore che questo ci possa riservare difficoltà, disagi o problemi di salute, di tipo relazionale o lavorativo.

Sia chiaro, interrogarsi sul futuro e proiettare preoccupazioni legate a salute, famiglia, lavoro e finanze è assolutamente normale

Anzi, farsi cogliere da paure simili (se vissute positivamente) è ciò che può dare lo stimolo per migliorarsi ogni giorno ed inseguire i propri obiettivi di vita con determinazione.

Se, però, lasciamo a questi pensieri più dello spazio che meritano, potrebbero in poco tempo essere risucchiati in un vortice in grado di autoalimentarsi dentro di noi.

Proprio la naturalezza e normalità con cui ognuno di noi deve fare i conti con il proprio futuro, deve spingere a impegnarsi perché questo sia la nostra realizzazione personale, e non qualcosa da evitare.

Preoccupazione poi paura, pensieri ossessivi e infine fobia.

Rischiamo di dare vita a vere profezie che si autoavverano e ora ti spiego il perché.

Quali potrebbero essere le conseguenze?

  • Rinunciare al presente

Una paura fuori controllo del futuro potrebbe condizionare anche il tuo presente.

Questo è il vero problema.

Per la paura del “e dopo?” potremmo rinunciare anche al “qui e ora” mettendo in atto comportamenti inconsapevoli che finiscono per farci avvicinare proprio a quegli esiti che temiamo di più, e che cerchiamo di evitare. 

  • Scarsa autostima

La seconda conseguenza della paura del futuro è la possibilità che questo condizioni la percezione che abbiamo del nostro valore.

L’incertezza del domani potrebbe infatti portarci a credere di non esserne all’altezza, provocando un senso di inadeguatezza ed una bassa autostima.

  • Attesa

Come possiamo affrontare il futuro se non ne siamo all’altezza?

Questa conseguenza nasce dalla paura di prendere una decisione sbagliata che non riusciremo a portare a compimento.

Ecco perché è l’attendere a prevalere sull’agire.

Le diverse paure del futuro

Ma come si può manifestare l’ansia per il futuro?

Quali possono essere le declinazioni più specifiche di questa paura più generica?

avere paura del futuro

Vediamo insieme le diverse paure del futuro, ecco le più frequenti:

“Ho paura del futuro”: i sintomi

Possiamo suddividere i sintomi della paura del futuro in due grandi categorie:

  • sintomi fisici
  • sintomi psichici

I sintomi fisici

Ai sintomi fisici appartengono stanchezza, mancanza di stimolo, dolori muscolari, ma anche tachicardia e difficoltà respiratorie.

I sintomi psichici

Nonostante sia impossibile ridurre i sintomi psichici ad un semplice elenco, alcuni di questi condividono i tratti con l’ansia generalizzata.

Appartengono ai sintomi psichici la costante sensazione di pericolo, i disturbi del sonno e la difficoltà a gestire le proprie emozioni.

Come fare se riconosci alcuni di questi sintomi?

Ecco 3 piccoli ma importanti step che possono aiutarti a superare la paura del futuro. 

Superare la paura del futuro

Non quale strada scegliere, ma come scegliere la propria strada

  1. FERMATI e…

Il primo passo che devi fare…è un non-passo.

Hai capito bene: prima di fare qualsiasi cosa, fermati!

Rallenta i pensieri, ferma il loro vorticoso scorrere.

Fai un respiro profondo e fai una lista delle tue priorità, dopodiché…una alla volta!

  1. …e CAMBIA PROSPETTIVA

È a questo punto che sarai in grado di cambiare la prospettiva con cui osservare la tua vita.

Cambiare prospettiva significa provare a vedere le stesse cose, in modo diverso.

Non tutto ciò che ti spaventa viene davvero per nuocere.

Cogline le opportunità, trova sfida dal tuo prossimo ostacolo.

Ma soprattutto, ricorda di guardare al futuro restando nel presente.

Non dare vita a catene di pensieri ossessivi, riserva il giusto peso alle tue preoccupazioni ma sii consapevole del tuo presente e delle tue capacità.

paura del futuro lavorativo
  1. QUALUNQUE COSA ACCADA, NON FERMARTI

Dopodiché, non fermarti più.

Ora che hai potuto rallentare il flusso dei pensieri per rimetterli in ordine, non rimanere bloccato nelle tue paure.

Crea la tua strada e fai seguire sempre un passo a quello precedente.

Non è importante la strada che sceglierai, l’importante è come affronterai il tuo percorso di vita.

Così come non sarà importante la velocità con cui supererai le tue tappe, è fondamentale che tu non perda mai la direzione e il desiderio di arrivare.

Lo aveva riassunto bene uno dei più grandi filosofi della storia: 

“La vita può essere capita solo all’indietro ma va vissuta in avanti.”

Soren Kierkegaard

Permettimi di darti un ultimo consiglio.

Se senti che questi passi possano non essere abbastanza, 

se senti insomma che dopo averli compiuti tu sia ancora al punto di partenza, non dimenticare che puoi rivolgerti ad un professionista…

…per un confronto, per ritrovare la via o per un aiuto a percorrerla.

Uno specialista può infatti insegnarti come riacquisire fiducia in te stesso per vedere il futuro come un’opportunità per esprimerti al meglio.

superare la paura del futuro

Anna Rossoni

Dott.ssa Anna Rossoni laureata in Psicologia presso Università di Padova, specializzata in medicina Psicosomatica presso Università di Padova.

Iscritta all’albo degli Psicologi del Veneto n.3953 sezione A.

7 risposte

  1. Sul presente resto.
    La mia maggior difficoltà é che non so da dove iniziare per fare quello che ora mi prende più delle altre cose.
    Io so che per diventare assistente di un fisioterapista non serve la laurea ma non so che specializzazione devo fare, a chi rivolgermi e quando iniziarla.

  2. sto già meglio, dopo aver letto che cosa vuol dire avere paura del futuro.
    Mi é già più chiaro, ma devo passare dall’idea al fare, peró non so come.. come inizio ..

    1. Buongiorno Stella, è davvero grande il piacere che mi trasmettono le tue parole.

      Sono contenta che il mio articolo abbia mosso in te qualcosa, fai tesoro di questo tuo sentire e continua su questa strada perché l’unico ostacolo insormontabile tra un sogno e il suo raggiungimento è la paura che ferma e blocca ancora prima di provare ad inseguirlo.

      Qualora desiderasse approfondire o affrontare questo tema con me, si senta libera di contattarmi al mio numero personale +393358137913

        1. Vincenzo ci tengo a dirle che questa richiesta di aiuto è già un “fare” nella direzione giusta per affrontare la sua paura.
          Ma mentirei se le dicessi che una mia risposta, qui, la aiuterebbe a far passare quello che vive.
          Le lascio però il mio contatto (+39 335 813 7913)
          invitandola a chiamarmi nell’immediato.
          A partire dai prossimi giorni temo di avere poca reperibilità, in alternativa le consiglio di lasciarmi un messaggio tramite il modulo che trova qui (https://annarossoni.it/contatti/): sarà mia premura contattarla al mio rientro il 14 ottobre.

  3. Buongiorno Dott.ssa,
    Ho letto le sue parole con attenzione .
    Purtroppo però almeno nel mio caso avendo moglie e volendo cercare di costruire una famiglia è difficile nel mondo di oggi non avere ansia e paura .
    Soprattutto in Italia dove da sempre è difficile trovare lavoro e magari cambiarlo .
    Ed è praticamente impossibile conciliare lavoro e famiglia .
    Siamo un paese molto arretrato da questo punto di vista , prova ne è il crollo della natalità .
    Siamo circondati da notizie negative che contribuiscono a mettere ansia e paure nelle giovani generazioni .
    Siamo in una società dove chi non è laureato è considerato uno scarto …..
    Credo serva anche da parte vostra un lavoro con le istituzioni per cercare di far capire che bisogna cambiare il modello di società altrimenti sarà un lento declino .
    Io sono laureato ed ho un buon lavoro al momento , ma questo mi porta ad essere fuori casa per 15 ore al giorno e a dover rimandare la cosa più bella , ovvero fare una famiglia e crescerla .
    Credo che debba esserci uno stipendio giusto per tutti , anche per chi non ha potuto o non è riuscito a raggiungere livelli alti nella carriera scolastica .
    Credo che una vita semplice ma non in povertà sia un diritto di tutti in una società moderna e civile .
    Invece soprattutto in Italia , siamo molto molto indietro e si è creata una spaccatura tra le vecchie generazioni altamente tutelate e le nuove generazioni che sono in balia dell’incertezza .
    La denatalità è dovuto al 99% a questo
    È tutto e troppo orientato al profitto

    1. Alessandro la ringrazio per questo suo commento, leggo uno sfogo sincero che con apertura ha sentito di voler condividere con me. Il tema della paura del futuro è molto diffuso, soprattutto tra i giovani, e su questo devo darle ragione. La invito però a non contagiare con la paura del futuro la sua gioia del presente. Il rischio è solo quello di concentrarci su cosa accadrà, dimenticandoci che il nostro scopo nella vita è far fiorire il nostro “orto” con gli strumenti che abbiamo, perché possiamo e dobbiamo contagiare le persone con l’energia e l’ottimismo con il quale lo seminiamo oggi e ogni giorno. Se desiderasse aprirsi maggiormente e confrontarsi con me sul suo sentire, sarò felice di continuare questa nostra conversazione.

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